LENZSPITZE 4249 - NADELHORN 4327 Sono due belle montagne del gruppo dei MISCHABEL unite da una lunga cresta affilata di roccia e ghiaccio.
La parete nord è alta circa 600m e larga 300/400m e termina appunto su questa cresta.
Le difficoltà sono valutate d/d+ a seconda delle condizioni. Superata la terminale si percorre una zona di misto facile, più ghiaccio che rocce e quindi si attacca il grande scivolo di ghiaccio con pendenza costante di circa 60/65°sino all'uscita sulla cresta. L'ascensione termina con la salita al Nadelhorn e discesa per la normale.
Alle 4 del mattino lasciamo la Mishabel Hutte. C'è una bella stellata che preannuncia una giornata splendida.
Verso le 630 siamo all'attacco, due cordate ci hanno preceduto ed hanno attaccato nei punti piu facili. Dobbiamo scegliere se stare sotto o cercare un punto fuori della loro linea. Scegliamo la seconda soluzione ed attacchiamo la parete superando la terminale con un passaggio abbastanza impegnativo. Siamo allenati, tutto l'inverno in cascata o con gli sci, l'estate il più possibile in montagna, e sempre "alte"... Saliamo a tiri alterni. Dopo la terminale supero la zona di misto e recupero Riccardo. Mi ragginge, mi supera e arriva anche lui in sosta... Questa sorta di balletto continua così sino a quasi 80m. dall'uscita. Arrivo alla fine del tiro, pianto bene la picca destra, mi assicuro provvisoriamente alla dragonne, tenedomi sempre con la sinistra all'altra picca. Il chiodo entra bene, sino in fondo, come in tutte le altre soste. Mi assicuro col barcaiolo,poi mi volto per chiamare Riccardo quando uno strano fruscio mi fa voltare improvvisamente.. lo vedo, piccolo, micidiale, un proiettile. Un sasso grande non più di un pacchetto di sigarette arriva sibilando, colpisce il moschettone che si piega, poi mira al mio scarpone sinistro, mi prende sulla caviglia, perdo l'appoggio ma non cado. Il sasso procede verso il basso contento dei danni provocati. La caviglia mi fa male, e non riesco a tenerla posata. Arriva Riccardo. Decidiamo il dafarsi: procede verso l'alto. Riesco a raggiungerlo non senza problemi. Riparte e raggiunge la cresta, ove si incontra con gli altri amici che ci hanno preceduto per la normale. Raggiunta la cresta mi rilasso un po', intanto il dolore alla caviglia sta passando e adesso posso camminare zoppicando.Non ho il coraggio di togliermi lo scarpone per controllare lo stato della caviglia. Finchè va la lascio stare. Raggiungiamo il Nadelhorn e scendiamo per la normale. Arriviamo alla Mishabel hutte verso le 19. ripartiamo alle 20, siamo a valle verso le 22.30. La caviglia non fa molto male ma è gonfia ed il piede è nero: nulla di rotto, solo una gran botta.
Arriviamo a casa, senza cena, verso le 4. Alle 7 timbro il cartellino...